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domenica 17 ottobre 2021

 Anch'io so leggere piano - livro em PDF

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Ma in quei due o tre anni sapete che fatica farà il nostro cucciolo o il nostro bambino? 

  1. 1.
    Sforzo intenso e prolungato che porta all'indebolimento progressivo delle facoltà di resistenza fisiche o spirituali.



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...sono spariti gli ombrelloni variopinti, i bambini con le loro mamme e i piccoli prati di stoffa colorata su cui amano stendersi al sole.

  1. 1.
    Di una colorazione, per lo più naturale, in cui sono accostate diverse e vivaci tinte, con un effetto piacevole e gaio; variegato, multicolore.
  2. 2.
    Tratto più o meno esteso di terreno coperto d'erbe per lo più utilizzabili come foraggio.

     3.    Qualsiasi tipo di tessuto per abiti o tappezzerie.

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Di notte, poi, si srotola fra gli aghi di pino e compone per me delle musiche dolci che mi fanno addormentare.

  1. 1. Svolgere un rotolo, distendere ciò che è arrotolato.
    "s. una bobina di carta"


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.. soffia forte e gonfia le onde del mare laggiù. 

           1.Distendere e incurvare una superficie.
            "il vento gonfiava le vele"




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i miei amici gabbiani… 

1. Gabbiano comune ( Larus ridibundus ), con piumaggio bianco nelle parti superiori, grigio pallido sul dorso, nero all'estremità delle ali, e con becco piuttosto lungo, robusto, adunco all'apice, di color rosso al pari delle zampe.




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....Nelle tane tutti sono in agitazione, anche i miei fratelli e i miei cugini...

1.
Covo o nascondiglio sotterraneo di animali selvatici (per lo più mammiferi predatori), angusto e di difficile accesso.




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Infatti ci basta correre, rincorrerci su e giù per i grandi pini, spaventare i merli, 
nasconderci i pinoli, fare solletico ai daini mentre dormono...

1.Uccello dei Turdidi ( Turdus merula ), comune nei boschi, nelle siepi, nei giardini; il maschio è nero-lucido con becco e rima palpebrale gialli, la femmina marrone con becco bruno in autunno e giallo in primavera.

2. 
Sensazione cutanea risvegliata dal contatto lieve e ripetuto di oggetti leggerissimi sulle parti più sensibili del corpo, accompagnata spesso da riflessi e reazioni difensive intense: fare il s., provocarne la sensazione; soffrire il s., essere sensibile ai contatti che possono produrlo.

3.Mammifero dei Cervidi ( Dama dama ), più piccolo del cervo, dal quale differisce per le corna a pala larga e appiattita verso l'estremità; ha un mantello grigio scuro d'inverno e rossastro macchiettato di bianco in estate; la sua pelle ha gli stessi usi di quella del camoscio.






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Quando ha fatto l’appello mi ha sbirciato da sopra gli occhiali e ha borbottato: «Ah, sei tu!». 

  1. 1.
    Parlare a bassa voce e in modo incomprensibile, bofonchiare.
    "borbottava continuamente tra sé e sé"

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«Ecco il solito Teo pasticcione!» strilla quella pettegola di mia sorella Gea! Che vergogna! È vero che io sono un po’ maldestro...

1. Persona molto disordinata o confusa nell'operare o nell'esprimersi; anche agg..
2. Uccello di palude degli Scolopacidi ( Tringa totanus ), con becco rosso, lunghe zampe arancioni, livrea grigio-cenerina sul dorso, bianca sul ventre; è così chiamato per il ciangottare dei maschi in amore.
3. Che rivela una pericolosa o dannosa imperizia o sventatezza. - Sinonimo di maldestro (agg.) goffo, imbranato, incapace, inetto, sprovveduto

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Lita spalanca i suoi occhioni...




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...inciampo nella coda e cado.


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...appende tutti i nostri disegni...



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...ho fatto una scorpacciata di pinoli...

1. Mangiata di gusto, a crepapelle; anche fig..


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Scommetto che sai disegnare benissimo… 



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io ho alzato le sopracciglia e le spalle e le ho fatto un musetto buffo...


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venerdì 16 febbraio 2018

L'espressione "come mai" usata al posto di "perchè"?




L'espressione "come" usata in circostanze interrogative ha lo stesso valore di "in che modo", "perchè". 

Il "mai" invece ha un valore rafforzativo che rende più importante la domanda e distingue ancor meglio il "come" interrogativo da quello affermativo. 



EX: C'è forse da chiedersi come mai in Italia l'espressione della creatività in pubblicità stenti a farsi strada. 

- Sai ti dirò come mai, Giro ancora per strada...

Boia dè???!





Non sono certo modi di dire eleganti ma non è una parolaccia e non è considerato male a dirsi, magari però non è proprio educato.
E' un'esclamazione tipicamente toscana., si dice per esprimere stupore e sorpresa, con forza.  
Vuol dire tipo "cavolo!"
Si usa anche "boia de!"  - il "de" alla fine lo usano i livornesi  e anche a Pisa e dintorni che rafforza il discorso.